Italy – “Cheated by Barclays”

We share an article published in Libera Stampa last 14th of May by Erika Innocenti

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A mortgage of 80,000 Euros is opened in 2007, to close in 2011 must pay a residual payable of € 73,000, but the user has to pay 30,000 Euros more, ie EUR 103,000 in total. Why? Because that mortgage (but no one had explained to consumers: click here to download the document) is indexed to the Swiss franc, which it has become very strong in 2011, because of the crisis, and has outperformed the euro. An anti-Barclays movement has born in Vicenza.

ROME – Mortgages in EUR indexed in CHF, this is the strategy adopted by Barclays, one of the most powerful banks in the world, to attract customers. From 1993 to 2011, in fact, the notorious bank stipulation English 9,978 mortgage contracts to Italian families to buy a house. In particular, the period in which they were sold more contracts than the period 2007-2008, which is when the Swiss franc had an exchange rate at all-time high. Which means that the euro was worth more, and then was offered to families, mostly single-income and jobs to precarious contract, as a bargain.

The strategy of the bank: those ‘strange’ contracts

Unfortunately, the bitter surprise: the mortgage is indexed, that means, it’s based on the value of the Swiss franc, the family was granted a loan in Swiss francs and not in the euro as had been proposed. And here comes the trick, because the left out of the Barclays consultants to tell its customers that of course the entire mortgage was in francs. So, the whole rate and the repayment of the loan ranged depending on the value of the Euro-Swiss Franc exchange: however, there was a high risk.

But how does the payment of the installment of the loan agreement with Barclays? The bank charges to its contractor the monthly fee plus a fixed amount that ends up in the provision. For years, customers have seen their debts to the bank and get off their bottoms up. But this was only a short-time effect, because then over the years has given the devaluation of the euro against the Swiss franc. So, over time, it increased the rate to be paid to the bank and meanwhile the money is not asked directly to the taxpayer, but were deducted from its provision. That’s not all: whoever was willing to pay off the mortgage early or ask for a subrogation to switch to another bank, you are facing a wall. Since the mortgage is in Swiss francs, even the extinction of the debt changed following the course of the conversion. Which means that today, with the franc at record lows, the mortgage to pay off increased.

The families of countermeasures: the birth of the Movement New Consumers

Following these opaque contracts was born on New Movement of Vicenza Consumers, and soon you too will be the ‘Tucofin’, an association of financial consumer protection. The exemplary case of the vice president of the Movement, Franca Berno: open a loan of EUR 80 thousand in 2007, wants to close it in 2011 with a residual payable of € 73 thousand, but finds himself having to pay 30 thousand euro more for the early repayment. Must pay 103 000 euro. All this because the franc in 2011, because of the economic crisis, has become stronger euro. What today asks the Vicenza movement at Barclays? Two fundamental aspects for them. The first: to be deleted from Article 7 of the contract, or the non-conversion from EUR to the CHF capital. The second, to be returned to those who have already closed the loan, the amounts paid in surplus.

From Spain to Italy: all lawsuits

This year, the ASUFIN, parallel to the association movement that operates in Spain, he has managed to win the lawsuit against Barclays. The judge in fact acknowledged that the British bank knew very well the trend of the Swiss franc, because it was based on the forecast charts drawn by Bloomberg. So Barclays knew that over the years the Swiss franc would be strengthened. In Italy, the Financial Banking Arbitrator has already delivered three judgments against Barclays, claiming the famous article 7 of the mortgage. Now, about 100 families are suing British financial institution to ‘little banking transparency’. Among the Court of Milan and that of Busto Arsizio are still ongoing the latest hearings. They expect the first instance judgments, for a time ranging from summer until the end of 2016.

The policy takes the field

Meanwhile, the policy has been moving: Senator of the Movement 5 Stars Vilma Moronese presented a parliamentary question and Simonetta Rubinato, the Democratic Party, it is affecting the affair, and hopes to speak soon with Barclays executives. “We have been called the ‘speculators’, which we are not – we are told by the Movement – we certainly did not want to play the stock market, ruining entire families with debts, but to ensure a home and a solid future for our children“.

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The Barclays contract, disputed by hundreds of families

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Mutui – “Truffati da Barclays”, 100 famiglie fanno causa: le carte
Un mutuo di 80.000 euro viene aperto nel 2007, per chiuderlo nel 2011 bisogna pagare un residuo da pagare di 73.000 euro, ma l’utente si ritrova a dover versare 30.000 euro in più, cioè 103.000 euro in totale. Perché? Quel mutuo (ma nessuno l’aveva spiegato ai consumatori: clicca (clicca qui per scaricare il documento) è legato al franco svizzero, che nel 2011, per colpa della crisi, è diventato fortissimo e ha surclassato l’euro. Nasce a Vicenza il Movimento anti-Barclays.

ROMA – Mutui in euro indicizzati in franchi svizzeri, questa è la strategia adottata dalla Barclays, una delle più potenti banche al mondo, per attirare i suoi clienti. Dal 1993 al 2011, infatti, il noto istituto bancario inglese stipula 9.978 contratti di mutuo alle famiglie italiane per poter acquistare una casa. In particolare, il periodo in cui sono stati venduti più contratti è quello che va dal 2007 al 2008, ovvero quando il franco svizzero aveva un tasso di cambio al massimo storico. Il che significa che l’euro valeva di più, e quindi veniva proposto alle famiglie, in maggioranza monoreddito e con lavori a contratto precario, come un vero affare.

La strategia della banca: quegli ‘strani’ contratti

Purtroppo però, l’amara sorpresa: essendo il mutuo indicizzato, cioè basato sul valore del franco svizzero, alle famiglie fu concesso un prestito in franchi e non in euro come gli era stato proposto. E qui arriva la beffa, perché i consulenti della Barclays tralasciavano di dire ai propri clienti che ovviamente l’intero mutuo era in franchi. Quindi, le intere rate e l’estinzione del mutuo variava a seconda del valore del cambio euro-franco svizzero: il rischio perciò era elevato. Ma come funziona il pagamento della rata del mutuo contratto con la Barclays? La banca fa pagare al suo contraente il canone mensile più una cifra fissa che va a finire nel fondo di accantonamento. Per anni, i clienti hanno visto i propri debiti con la banca scendere e il loro fondo salire. Ma questo era solo un effetto a breve tempo, perché poi negli anni si è vista la svalutazione dell’euro rispetto al franco. Così, col passare del tempo, è aumentata la rata da corrispondere alla banca e intanto i soldi non sono stati chiesti direttamente al contribuente, ma sono stati scalati dal suo fondo di accantonamento. Non è tutto: chiunque fosse intenzionato a estinguere anticipatamente il mutuo oppure a chiedere una surroga per passare a un’altra banca, si trova di fronte un muro. Visto che il mutuo è in franchi svizzeri, anche l’estinzione del debito cambia seguendo l’andamento della conversione. Il che significa che oggi, con il franco ai minimi storici, il mutuo da estinguere è aumentato.

Le contromisure delle famiglie: nasce il Movimento Nuovi Consumatori

A seguito di questi contratti poco trasparenti è nato il Movimento Nuovi Consumatori di Vicenza, e prossimamente si costituirà pure il ‘Tucofin’, un’associazione di tutela dei consumatori finanziari. Esemplare il caso della vicepresidente del Movimento, Franca Berno: apre un mutuo di 80mila euro nel 2007, vuole chiuderlo nel 2011 con un residuo da pagare di 73mila euro, ma si ritrova a dover pagare 30mila euro in più per l’estinzione anticipata. Deve quindi pagare 103 mila euro. Tutto questo perché il franco nel 2011, per colpa della crisi economica, è diventato più forte dell’euro. Cosa chiede oggi il Movimento di Vicenza alla Barclays? Due aspetti per loro fondamentali. Il primo: che venga cancellato l’articolo 7 dalle clausole del contratto, ovvero la non conversione da euro a franco del capitale. La seconda, che venga restituito a chi ha già chiuso il mutuo, tutte le somme pagate in surplus.

Dalla Spagna all’Italia: tutte le azioni legali

Quest’anno, l’Ausfin, l’associazione parallela al Movimento che opera in Spagna, è riuscita a vincere la causa contro Barclays. Il giudice infatti ha riconosciuto che la banca inglese conosceva benissimo l’andamento della moneta elvetica, perché si basava sui grafici previsionali stilati dall’agenzia Bloomberg. Barclays perciò sapeva che negli anni il franco svizzero si sarebbe rafforzato. In Italia, l’Arbitro bancario finanziario ha già emesso tre sentenze contro Barclays, dichiarando il famoso articolo 7 del mutuo. Ora, circa 100 famiglie hanno fatto causa all’istituto finanziario inglese per ‘poca trasparenza bancaria’. Tra il Tribunale di Milano e quello di Busto Arsizio sono ancora in corso le ultime udienze. Si aspettano le sentenze di primo grado, per un lasso di tempo che va dall’estate fino alla fine del 2016.

La politica scende in campo

Nel frattempo, anche la politica si è mossa: la senatrice del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese ha presentato un’interrogazione parlamentare e Simonetta Rubinato, del Partito Democratico, si sta interessando alla vicenda, e conta di parlare presto con i dirigenti della Barclays. “Ci hanno definito degli ‘speculatori’, cosa che noi non siamo – ci dicono dal Movimento – noi non volevamo di certo giocare in borsa, rovinando intere famiglie coi debiti, ma garantire una casa e un futuro solido ai nostri figli”.

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Il contratto di Barclays, contestato da centinaia di famiglie